“Il tempo sembra dunque procedere per
cerchi concentrici o, se si preferisce, per cerchi che diventano spirali. Ma,
attenzione. Questo cerchio non è, come nel pensiero indiano, la ruota che gira
su se stessa, sulle cose di un medesimo ordine, né ciò che viene chiamato
eterno ritorno. La nube condensata in pioggia non è più l’acqua del fiume, e la
pioggia non torna a cadere sulla stessa acqua. Il cerchio nasce infatti
passando per il Vuoto e attraverso il Cambiamento. Sì, l’idea del cambiamento e
della trasformazione è essenziale nel pensiero cinese. E’ la legge stessa della
Via. Il ritorno di cui parla Laozi significa, insomma, recupero di tutto,
sicuramente; ma soprattutto cambiamento in altro da sé, in modo che
costantemente e sempre più frequentemente ci sia ritorno, legato alla
possibilità di trasformazione, tanto inesauribile è l’empito del Soffio
primordiale.”
F.
Cheng, Le parole di Tianyi
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