30 agosto 2011

Lu Xun e la casa di ferro


Lu Xun, il più grande scrittore cinese del XX secolo, usò una metafora famosa per descrivere il torpore culturale del suo Paese all’inizio del Novecento. Nel racconto Na Han, Chiamata alle armi immaginò una casa di ferro senza finestre, indistruttibile, in cui dormono molte persone, condannate a morte per asfissia“. “Tu sai – aggiungeva nell’introduzione – che la morte le coglierà nel sonno e non sarà dolorosa“. Poi chiedeva e concludeva: “Se lanci un grido abbastanza forte da svegliare qualcuno di quelli che hanno il sonno più leggero, credi di rendere loro un buon servizio condannandoli a soffrire le pene di una morte senza scampo? Ma se qualcuno si sveglia, non puoi affermare che ci sia una speranza di distruggere la casa di ferro“. La casa di ferro era un sistema di pensiero, un sistema etico conservatore, il confucianesimo, dal quale lui, pessimista, si augurava che la Cina potesse uscire. La “Chiamata alle armi” era l’appello di Lu Xun ai cinesi: svegliatevi che avrete la “speranza” di scappare dalla casa di ferro. Lu Xun avvertiva che “il richiamo del passato, della sua eredità e della sua ineludibile storia” pesavano ancora molto sulla Cina. Però il popolo aveva per la prima volta lì opportunità di tracciare il futuro e non delegarne lo svolgimento ai despoti e agli imperatori, agli oppressori della mente e della cultura.
Dalla recensione di Fabio Cavalera al libro "Cina. Viaggio nell'impero del futuro" di R. Gifford


Le Quattro Nobili Verità

Le Quattro Nobili Verità costituiscono un elemento cardine nella filosofia buddista e sono:
1) La Verità del dolore. La sofferenza è insita nella vita degli essere senzienti, e le principali forme di dolore sono il dolore della nascita, della vecchiaia, della malattia e della morte; queste prime quattro forme sono seguite da: il dolore causato dalla vicinanza a ciò che non ci piace, il dolore causato dalla lontananza da ciò che desideriamo, il dolore causato da non ottenere ciò che si desidera e infine il dolore causato dai cinque aggregati (skandha), dalla loro unione e dalla loro separazione. I cinque aggregati sono: il corpo, i sensi, le sensazioni, le percezioni e la coscienza.
2) La Verità dell'origine del dolore. Il dolore non è causato dal mondo, dal fato o dalle divinità e non avviene per caso. Il dolore ha origine dentro di noi, dalla sete di quella felicità che è data dalle cose impermanenti, dalla brama della soddisfazione data dagli oggetti sensuali, dalla brama di esistere e dalla brama di annullare l'esistenza.
3) La Verità della cessazione del dolore. La liberazione dal dolore è possibile: per farne esperienza è indispensabile lasciare andare l'attaccamento alle cose, alle persone e ai valori ingannevoli.
4) La Verità della via che porta alla cessazione del dolore. Esiste un percorso di pratica da seguire per arrivare ad essere liberi dal dolore.


Il carattere psicopatico

            http://www.mediazionefamiliaremilano.it/psicologia/bioenergetica_psicopatico.shtml

Interessantissimo link che sintetizza e spiega le illuminanti intuizioni di Alexander Lowen sul carattere psicopatico: una lettura istruttiva e sempre utile, visto che di psicopatici in giro ce ne sono più di quanti immaginiamo!




28 agosto 2011

Tianming, il Mandato Celeste



Il mandato celeste (in cinese: 天命; pinyin: Tiānmìng) è un concetto tradizionale utilizzato per legittimare il regno dei sovrani delle dinastie imperiali della Cina.
Secondo tale concetto il Cielo benedice  l'autorità del sovrano giusto e virtuoso, con il mandato a regnare: questo mandato però può essere tolto, così come è stato dato, nel caso in cui il sovrano si riveli corrotto e ingiusto, ed essere conferito a un nuovo sovrano più meritevole.
Le calamità naturali, per esempio le carestie e le alluvioni, venivano interpretate come segnali della mutata considerazione del Cielo nei confronti del sovrano e del conseguente ritiro del mandato celeste.



Xinjia erlu, la paochui della Xinjia del Taijiquan Chen


21 agosto 2011

Chansi gong, il G.M. Chen Xiaowang spiega i principi


Zhong Fu, La Verità Interiore: il simbolo di dalvuotocentrale


L'aspetto caratteristico di questo esagramma è il centro vuoto: la verità dipende dal fatto che il centro è qualcosa di reale, ed è vuoto.
E' proprio la condizione propizia di vuoto che rende possibile l'esplicazione delle massime potenzialità di qualsiasi condizione: l'Essere nasce dal Non Essere, il ritorno è il movimento del Dao, dove non c'è niente si può fare o non fare qualsiasi cosa.
Rinascere, ripartire da zero, ricreare il vuoto dove si è ammassato solo un inutile e opprimente pieno è una responsabilità e un diritto per chiunque.
Arrivano momenti nella vita in cui è necessario prendere una posizione, se si vuole continuare ad essere in pace con se stessi, o ritrovare la pace se la si è perduta.
E spesso in questi momenti quello che sembra il problema è in realtà la soluzione: lasciare andare quello di cui pensiamo di non poter fare a meno ci rivelerà 
 tutto il contrario.
Ascoltare se stessi, saper rimanere in contatto con la propria verità interiore, è tutto quello di cui abbiamo bisogno per vivere serenamente e in armonia.

19 agosto 2011

Gesshu



Inspirare, espirare,
muoversi in avanti,
indietro,
vivere, morire,
 andare, venire.
Come due frecce
che s’incontrano
in volo
in mezzo al nulla
c’è una strada
che conduce
alla mia vera casa.

Gesshu
Maestro Zen (1618-1696)

Chen Xin : il Canone illustrato del Taiji Quan della famiglia Chen


In anteprima gli ultimi versi della monumentale opera scritta da Chen Xin agli inizi del XX secolo:

"Dedicati allo studio delle capacità umane.
Se mi chiedi qual è il senso ultimo di ciò,
Ti rispondo che il principio è meraviglioso e profondo.
Viene e va, come il giorno e la notte,
Come il sole e la luna nel loro splendore.
Se vuoi conoscere la vera formula,
La troverai nel Taiji Quan.
Ogni cosa è così,
Non dipende solo dalla tecnica;
Se volgi le spalle alla verità,
Resterai indietro.
Puoi diventare un immortale celeste
Solo con la pratica del Taiji Quan;
Come un pezzo di giada non intagliato,
E’ la vera manifestazione del tuo spirito".







3 agosto 2011

I sei aspetti a cui fare attenzione nel Chansi gong secondo il G.M. Chen Xiaowang


Secondo il G.M. Chen Xiaowang, i punti basilari a cui fare attenzione durante la pratica del Chansi gong, sono 6:

1) La postura;
2) Il cambio del peso;
3) La direzione del bacino, che determina la direzione del corpo;
4) La direzione del palmo della mano;
5) L'altezza della mano;
6) Le stazioni energetiche.



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